Signore e Signori, gentilmente, fermate
il mondo ! Da questa sera, e fino al prossimo sabato, niente spread
in salita (facile da pronosticare dopo la batosta referendaria per
un'Europa che non ci vuole in ripresa), niente talk show con politici
e ballerine, niente approfondimenti o trasmissioni di successo: c'è
Sanremo, e quando arriva lui l'Italia si ferma.
Ovvio, rimarranno i problemi dei
migranti e dei terremotati, utili alla kermesse per vendere un po' di
falsa pietas malcelata dietro a compensi milionari, ma soprattutto
rimarranno quegli indimenticabili motivetti che tra vent'anni, se mai
ci saremo ancora, fischietteremo garuli e festanti sotto la doccia
perchè resi immortali da RTL 102.
Mai come quest'anno il parterre ligure
snocciolerà il meglio della nostrana produzione canora:
dall'indistruttibile Al Bano al resuscitato Zarrillo, passando per
l'allegria di Masini fino a spingersi alla tradizione melodica di
Gigi d'Alessio (ma non doveva smettere di cantare se vinceva il No al
referendum?).
E poi tutti i prodotti migliori dei
tanti talent che sono ormai le cantine o i seminterrati moderni (lì però nascevano i Beatles): Alessio
Bernabei (peccato abbia abbandonato i Dear Jack perchè potevano cadere nello stesso oblio), Chiara, Elodie sino a Giusy Ferreri,
purtroppo tornata dal suo viaggio a Bangkok.
Stridono con l'aulico sfarzo le presenze di Fiorella
Mannoia, Paola Turci e Ron (che con Crozza rappresentano la pecca di questo Festival) che un po' sminuiscono il valore
complessivo della competizione, una competizione che rischia di
offuscare con cotali ugole il ricco paniere di ospiti canori (Ferro,
Zucchero, Giorgia, Alvaro Soler tra quelli più nominati) e comici
(Brignano, Insinna, Cirilli, Totti e la Clerici).
Non annunciati, ma rappresenteranno
sicuramente gradita ed inattesa sorpresa, Panariello e Pieraccioni a ricomporre
l'indimenticabile trio di Tele Toscana in un insolito siparietto dove
alla fine ricorderanno anche l'amico Massimo Ceccherini, attualmente
impegnato a “smadonnare” sull'isola dei Famosi.
Potremmo mai perderci siffatto
spettacolo ? Assolutamente no e non solo perchè Crotone Juventus
giocheranno alle ore 18,00, ma soprattutto per evitare di sentirci
dei pesci fuor d'acqua al bar, all'edicola o in qualche ufficio dove
nessuno avrà visto Sanremo, ma tutti avranno "zappato" in quel preciso
istante cogliendo quella battuta o quella canzone di cui colleghi,
avventizi, nani da solotto, inavvertitamente "zappando" anche loro, stanno in quel momento
parlando.
E allora via ai falsi moralismi e
facciamo capire al mondo perchè paghiamo un canone Rai così alto:
perchè Sanremo è Sanremo e i tempi di Mino Vergnaghi, in cui la
kermesse era compressa in due ore del sabato sera, non torneranno
purtroppo più.
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